I sintomi presentati da un ragazzo proveniente da una famiglia in cui c’è un alcolista sono simili a quelli presentati da un qualunque ragazzo proveniente da una famiglia coinvolta dal malessere psichico di un suo compenente. Ma il processo di recupero del ragazzo e di una famiglia di un alcolista è differente.
In quanto educatore, lei ha spesso l’occasione di constatare gli effetti debilitanti della malattia dell’alcolismo. Lei può mettere la famiglia sulla via del recupero raccomandando Al-Anon. Può anche raccomandare Alateen, un programma di recupero per adolescenti la cui vita sia stata sconvolta dal consumo di alcol di un’altra persona. In questi gruppi i membri della famiglia imparano che possono migliorare la propria vita, sia che l’alcolista beva ancora oppure no.
Ecco come un’insegnante ha trovato delle informazioni sull’alcolismo: “Avevo ricevuto la formazione normale per il mio lavoro, ma questa formazione non dava indicazioni su dei problemi così insoliti come quelli che ho incontrato lavorando con Jenny, una bambina proveniente da una casa in cui c’era l’alcolismo. I risultati ottenuti con lei erano dovuti al fatto che avevo saputo qualche cosa sull’alcolismo attraverso Al-Anon … Avevo chiesto di andare ad una riunione aperta (un tipo di riunione Al-Anon dove i professionisti sono intervenuti). Mi sedetti vicino ad una donna che mi chiese chi fosse l’alcolista nella mia famiglia … Risposi “Nessuno ” e le spiegai il perché del mio interesse“.
(Estratto da “Un’insegnante trova aiuto in Al-Anon”, pubblicato da AFG, Inc.)
In una lettera al suo insegnante, un ragazzo spiega l’importanza di esortare le famiglie a unirsi alla nostra associazione: “…credo che sia ora che le racconti perché mi comporto male a scuola e qualche volta piango. Credo che lei sappia che qualcosa non va…La ragione per cui non gliel’ ho detto prima è perché non posso parlarle nell’atrio con tutti gli altri ragazzi…Sa mio papà ha un problema con il bere: si chiama “alcolismo”…alcune notti arriva a casa veramente ubriaco e urla a tutti noi. Poi la mamma di rimando gli urla perché è ubriaco e spende tutti i soldi. A volte picchia lei o me e mia sorella senza alcuna ragione, solamente perché è ubriaco. A volte io e mia sorella siamo così spaventati che ci nascondiamo nella nostra camera…Adesso mamma frequenta Al-Anon: funziona…Io vado in Alateen che è per i ragazzi condizionati dal bere di qualcun altro…mi fa star bene non essere l’unico con questo tipo di problema. Credo che gli insegnanti dovrebbero sapere cos’è l’alcolismo, perché così capirebbero i ragazzi come me. Se lei sa di ragazzi che potrebbero avere un problema con un genitore o un amico che beve, potrebbe indicargli dOve trovare aiuto. Alateen mi ha veramente aiutato“.
(estratto da “Lettera aperta al mio insegnante”, pubblicata da AFG, Inc.).
Nelle riunioni Alateen gli adolescenti incontrano altri adolescenti che hanno problemi simili ai loro. Vedono che i lori coetanei stanno imparando ad affrontarli in un modo costruttivo. Alateen è parte integrante di Al-Anon. Per mettersi in comunicazione con Alateen basta contattare i gruppi familiari Al-Anon. Janet Woititz, laureata in pedagogia, è una terapeuta specializzata nel trattamento dei figli di alcolisti. Descrive Alateen in questi termini: “Il programma Alateen aiuta i ragazzi a capire che cosa sta succedendo a casa loro. Essi imparano che l’alcolismo è una malattia e a distaccarsi dal male ma non dall’alcolista. Gli Alateen imparano che possono cambiare solo se stessi e che non possono essere responsabili del comportamento dei loro genitori. Imparano che si può sopravvivere – che possono persino essere felici. Essi forse non potranno allontanarsi dalla famiglia fisicamente ma possono prendere le distanze sul piano emotivo“.
(Estratto dal capitolo “Alateen – un mezzo per sopravvivere” da Al-Anon affronta l’alcolismo).