L’alcolismo è una malattia che spesso condiziona fisicamente l’intera famiglia. Coniugi, figli, fratelli, sorelle, genitori di alcolisti sviluppano frequentemente una quantità di mali collegati allo stress quali coliti, ulcere, cefalee, depressioni e obesità. I familiari e gli amici di alcolisti possono anche negare tenacemente, perfino a se stessi, che il proprio caro abbia un problema con l’alcol. Non è raro che le persone coinvolte nell’alcolismo di un’altra persona siano incapaci di riconoscere il legame che esiste tra i loro mali fisici e la continua preoccupazione di fronte al problema del bere e ai suoi effetti sulla famiglia. I sintomi fisici, la negazione e la preoccupazione, possono perpetuarsi indefinitamente sino a quando qualcuno, di solito una persona autorevole ed obiettiva, non sia in grado di identificare il problema o di offrire comprensione e orientamento. A questo punto è utile porre la seguente domanda: “Il consumo di alcol di un’altra persona la preoccupa ?“.
Un membro Al-Anon ha scritto quanto segue al suo medico: “Una volta avevo l’abitudine di consultarla spesso, lamentandomi continuamente della mia stanchezza. Ma come avrei potuto parlarle delle tante notti insonni passate a misurare a grandi passi la mia stanza e a spiare dalla finestra l’arrivo di mio marito, ancora una volta ubriaco ? Finalmente ho trovato Al-Anon ed è stato per me un sollievo. Il mio recupero è stato lento ma costante. I membri di questa associazione mi hanno dato la speranza, qualcosa che avevo perso da tanto tempo …“.
Un medico, che è stato internista in un centro di trattamento per l’alcolismo, ci parla in questi termini di quello che ha imparato a proposito della malattia: “La famiglia è altrettanto profondamente coinvolta nella patologia dell’alcolismo di quanto lo è l’alcolista stesso … Succede spesso che i membri della famiglia non riconoscano in se stessi la patologia dell’alcolismo sino a quando non viene fatto loro notare da un medico … Interrogando un paziente è ragionevole indagare sullo stato di tensione che esiste nella famiglia. Se la risposta è affermativa, il professionista – ricordandosi che l’alcolismo è una delle cause principali della tensione in famiglia – può allora indagare in modo più diretto se ‘il comportamento causato dal consumo di alcol è fonte di preoccupazione’, invece di parlare di alcolismo come tale“.